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La presentazione del Città di Varese
La società biancorossa si svela
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LA PRESENTAZIONE DEL CITTA' DI VARESEPrima uscita ufficiale per la società biancorossa dopo la fusione con il Busto 81 che le permetterà di partecipare alla prossima stagione di Serie D.Nell'incontro verrà svelato l'organigramma e presenterà i componenti dell'area tecnica e dell'area comunicazione.
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Accordo fatto: il Città di Varese giocherà in Serie D
VareseNewsLa società nata un anno fa si fonderà con il Busto 81, squadra che ha i diritti per giocare nella massima serie dilettantistica
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Il Città di Varese si fonde con il Busto 81 e mantiene nome e marchio
VareseNewsLa società che parteciperà alla Serie D manterrà denominazione e stemma del club nato l'estate scorsa. Inviata la documentazione in Figc e Lega, si attende la ratifica del Consiglio Federale
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Città di Varese, un altro passo verso la Serie D
VareseNewsLa società biancorossa ha comunicato che nelle prossime ore verranno ultimate le formalità per completare l'iscrizione alla massima serie dilettantistica
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Il "Franco Ossola" riabbraccerà il Varese che venerdì si presenta al pubblico
VareseNewsLo stadio resterà in gestione al Comune che darà priorità alle partite di Serie D. In agosto i lavori sugli impianti. Il club è pronto a raccontarsi alla stampa in un incontro trasmesso in diretta
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STEFANO PERTILEVogliamo ringraziare la Pelletteria Fusella per la location di questa conferenza. Oggi credo che si chiude la parte del vecchio Città di Varese ma che va a continuare questa bella avventura che ci è capitata e che non abbiamo potuto rifiutare. Non possiamo non ringraziare chi ci ha sostenuto e i ragazzi che hanno vinto il campionato di Terza Categoria. Sia apre questa nuova pagina e continuare con lo spirito di questo Città di Varese.Stiamo lavorando per un sogno, non mi aspettavo di arrivare a questo punto.Oggi ripartiamo a quattro livelli più alti e siamo pronti per questa avventura. Chiedo ai tifosi di continuare a seguirci. vogliamo dare serenità a questa piazza per dare qualcosa di continuativo
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STEFANO AMIRANTE:Sono contento di vederci e voglio collegarmi a quanto detto prima. L'anno scorso abbiamo iniziato un percorso. Il Covid non ci ha permesso di festeggiare sul campo ma la decisione della Federazione di accorciare a un anno la possibilità per fare la fusione ci ha aiutato. Ci abbiamo pensato a lungo perché l'anno scorso è stato bellissimo, ma non sapevamo se l'anno prossimo ci sarebbe stata la stessa possibilità.Esattamente un anno fa, il 24 luglio 2019, è stato costituito il Città di Varese, anche grazie a Cesare Bonazzi, che è sempre qui con noi.La nostra volontà è sempre stata quella di scegliere con chi collaborare, questa estate abbiamo trovato qualcuno che ci supportasse, non solo a livello economico ma anche strutturalmente
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STEFANO AMIRANTE:Diciamo subito che le mie conoscenze per trovare risorse erano quelle con Antonio Rosati, che ha collaborato anche al Milano City, gli ho chiesto se ci supportasse anche in questa avventura. La società si chiama I&Me, una società che si occupa di sviluppo aziendale e investimenti in campo sportivo. Per noi è importante perché porta sponsor. Rosati ci ha dato disponibilità. Non bastava, abbiamo chiesto altro e abbiamo trovato due persone impegnate attualmente nella Pro Sesto. Sono vicine a noi a livello economico e potrebbero avvicinarsi ulteriormente a noi nel corso dell'anno.Per me nel calcio, più di chi ci metta i soldi, conta pagare le fatture e le coperture economiche.
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STEFANO AMIRANTEAbbiamo chiesto a tutti i collaboratori che parte delle risorse andassero nelle strutture, problema sempre attuale a Varese. Inizieremo quindi a costruire qualcosa per le strutture di allenamento. Abbiamo fatto richiesta al comune, formalmente via Pec, per l'assegnazione del centro sportivo delle Bustecche, con l'impegno di fare dei lavori a campo, spogliatoi e tribuna. Siamo a buon punto, ci tengo anche a dire che con il Comune si è aperto un rapporto importante ma serio. I lavori dovrebbero durare tre mesi, speriamo non di più. Non chiediamo lo stadio in gestione perché non è gestibile. Il Comune ci ha dato disponibilità per la gestione e prendere lo stadio a gettone. Nella convenzione che andremo a sottoscrivere, prenderemo anche la casetta del custode per avere anche un luogo simbolico per fare la sede. Sarà il comune a curare la gestione del campo e noi lo impegneremo per le partite.
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STEFANO AMIRANTE:Questo è il Città di Varese parte seconda. Chi ci dà supporto ha sposato le nostre idee che sono alla base. Loro lo dimostrano lasciando a noi i ruoli apicali, noi lo dimostriamo lasciando a loro la parte tecnica, che è giusto sia di chi è in grado. La mia presidente non è di proprietà ma tecnica. Abbiamo deciso di dare particolare importanza a chi ha capito lo spirito del Città di Varese. L'area comunicazione sarà tenuta da due persone: Vincenzo Basso e Andrea Menon, entrambi giornalisti. Andrea è stato anche uno dei giocatori che faceva parte della rosa l'anno scorso in Terza Categoria
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STEFANO PERTILE:È un mese e mezzo che ci confrontiamo. Vogliamo essere vicini ai tifosi, puliti e limpidi. Vogliamo dare serenità e continuità. Appianiamo tutto e ripartiamo assieme, con le critiche costruttive: io sono il primo tifoso del Varese, orgoglioso e terrorizzato. Ma questa paura ci aiuta a non fare le cose più grossi di quanto possiamo.
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STEFANO PERTILE SU ANTONIO ROSATIIo ho incontrato Rosati. Da tifoso gli ho detto tutto e gli ho chiesto quello che vogliamo. Mi è parso che abbia lasciato qualcosa da finire a Varese, ma sono sensazioni mie. Ci siamo chiariti subito sotto questo aspetto, lui l'ha capita benissimo e spero che ci sia quello che ci aspettiamo
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STEFANO AMIRANTE SU ANTONIO ROSATINon dobbiamo mai fare il passo più lungo della gamba. Negli anni scorsi è mancata la capacità di rimanere con i piedi per terra. Voglio che le Bustecche siano a posto anche se non siamo al vertice del campionato, iscrivendoci l'anno prossimo ancora in Serie D senza problemi. Vogliamo fare un passo per volta. Antonio Rosati: senza di lui non ci sarebbe stata questa possibilità. Lui è legato a questa piazza, sono sicuro che non ci saranno problemi e che la città sarà contenta. Il periodo più bello è venuto sotto la sua presidenza. Facendo le cose bene, non vedo problemi. Lui ha avuto tre processi legati alla sua proprietà a Varese ed è sempre stato assolto
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STEFANO AMIRANTESiamo arrivati in serie D qualche anno prima del previsto quindi ci prendiamo questi due/tre anni per fare le cose bene e costruire un futuro sistemando campo delle Bustecche - non lo chiameremo Varesello - e stadio. Il Budget per la squadra non è stabilito: ci sono circa 300mila euro per i lavori alle Bustecche, ci sono i costi di iscrizione e il monte per la squadra è per un campionato dignitoso. La cifra esatta non è specificata, potrebbe cambiare domani, senza sprecare nulla. Ci sono le risorse minime per fare un buon campionato
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GIANNI CALIFANONon vi nascondo l'emozione e sono molto felice di tornare in Lombardia, una regione che a me ha dato tanto. Ho vissuto un'annata straordinaria a Monza. Ho avuto un problema di omessa denuncia. Sono consapevole che posso essere accolto con diffidenza e ce la metterò tutta per essere apprezzato come persona. Sono molto orgoglioso e ho molto entusiasmo. Non vedo l'ora di cominciare. Strutturare una rosa totalmente sarà difficile, ci vorrà del tempo, ma le affrontiamo con passione e umiltà. Ci terrei particolarmente che il primo tesserato sia di Varese, cercheremo di lavorare sul territorio e soprattuto sul Varese, portando dei ragazzi che daranno tutto per la maglia.
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DAVID SASSARININon ho avuto dubbi a scegliere questa piazza, avrei potuto aspettare una Serie C ma ho sposato le idee di questa società e della piazza, che ha fascino. Mi è sempre piaciuto andare nelle piazze e costruire, ma la scelta è stata fatta in questione di questo.
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CALIFANO SULLA SQUADRA:Abbiamo parlato con qualcuno ma fino ad oggi non potevamo mettere nero su bianco gli accordi. Abbiamo la fortuna di fare la squadra per il Varese e sfrutteremo il nostro nome per far crescere l'appeal. Un problema può essere gli under. Dobbiamo correre, sappiamo di essere in ritardo, ma siamo pronti
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