Live
Montegrino Valtravaglia
Il 141Tour sarà qui il 25 agosto, nel pomeriggio
-
Montegrino Valtravaglia nel Progetto 141Expo di Varesenews è gemellato con la Palestina.
Guarda il sito: www.141expo.com
Guarda la tappa Tour del 2013: live.varesenews.it
Per partecipare: - Commenta qui; - usa Twitter e Instagram con l'hashtag #lmontegrino






-
-
-
-
Buongiorno! Eccoci a Montegrino Valtravaglia, seguiteci
-
Iniziamo il nostro tour da Località Ai Sorti di Bosco per incontrare Corrado dell'azienda agricola Iris Margherita
-
-
Lui é Corrado Alberti, ha aperto l'azienda agricola 15 anni fa. Una volta lavorava nel campo di confezioni a Gallarate con la sorella. "Non mi era mai piaciuto però e ad un certo punto mi sono detto che era ora di cambiare. Avevo diverse idee ma la più realizzabile mi sembrava questa della panificazione. Abbiamo iniziato con un fornetto da giardino a fare esperimenti, la mamma di una nostro amico ci aveva parlato della pasta madre. Da lì è iniziato tutto". Corrado ha sempre avuto la passione per la montagna, pratica trekking da anni.
-
Ecco il laboratorio di Corrado. Qui lievitano le pagnotte e si inforna il pane. Fanno circa trecento chili di pane la settimana. La settimana tipo è questa: lunedì rinnova le madri (si aggiunge alla pasta acida acqua e farina) e prepara gli ingredienti da aggiungere (farine, uvette e altro). Il martedì inizia la lavorazione del pane e quindi il mercoledì, giovedì e venerdì si inforna.
-
-
Questa è la pasta madre avvolta in due canovacci di canapa. Così Corrado riesce a controllare l'acidità del pane. Corrado mi spiega che la pasta madre è un impasto di acqua e farina che si lascia fermentare e sviluppa i saccaromiceti, enzimi che innescano la lievitazione delle farine per la panificazione. Corrado ha scelto di usare la pasta madre perché il pane è più digeribile rispetto a pani che contengono il lievito di birra, ha maggiori sostanze nutritive e mantiene tutte le sostanze del grano.
-
La pasta madre si dice che "è una sostanza viva" perché anche quando la inforni all'interno della pagnotta arriva a circa 50 gradi e quindi conserva tutte le sue qualità. Per questo Corrado spiega che è bene fare delle pagnotte importanti piuttosto che delle piccole pagnotte. Così si conservano le qualità del pane.
-
Queste sono le forme del pane
-
Il pane di Corrado si trova alla Copac di Varese di Via Brunico, a Gazzada Schianno da Grassi e questo fine settimana alla festa di VareseNews, oltre alla festa Equalafesta a Germignaga
-
Corrado spiega che il pane di pasta madre ha una lunga conservazione. Questo dipende anche dal fatto che viene fatto lievitare a temperatura ambiente e in modo naturale. Oltre al pane classico, Corrado produce anche biscotti e pane dolce col miele, uvetta, noci
-
Qua tutte le informazioni per contattare Corrado e per prenotare il suo pane
-
-
Salutiamo Corrado con una foto dei suoi gattini in cerca di casa. Due belle femminucce :)
-
Località Bosco, è la frazione più popolosa ed importante di Montegrino. fu comune autonomo e, dopo la costituzione in epoca fascista del comune di Montegrino Valtravaglia (risultato dell'aggregazione a quest'ultimo dei comuni soppressi di Bosco Valtravaglia e Grantola), ha ospitato la sede comunale fino agli anni Cinquanta; la casa comunale si trovava nella "Casa del Popolo".
-
-
Questo è il municipio, dove incontriamo il vicesindaco
-
Questa é la sala consiliare con tutti i quadri del Piccio riprodotti dall'associazione Culturale Amici del Piccio
-
Questa é la statua dedicata al Piccio e dietro c'è la sua casa natale. Un po di storia: Giovanni Carnovali nacque a Montegrino Valtravaglia nel 1804 e morì, annegando nel Po, presso Cremona nel 1873. Figlio di un muratore, si trasferì ben presto con la famiglia ad Albino, presso Bergamo. Si dice che, ancora bambino, abbia dipinto sul muro della villa Spini un mazzo di chiavi preso da tutti per vero.
A 11 anni fu accolto nella scuola del pittore neoclassico Diotti, presso l'Accademia Carrara di Bergamo. Non risentì dell'influenza del maestro, tanto che sin dalle prime opere giovanili si dimostra, per il ricorso a colori morbidi e vaporosi, vicino al primo Romanticismo lombardo.
A partire dal 1831 viaggiò molto spesso, recandosi a Parma (dove studiò i grandi artisti del Seicento, il Correggio e il Parmigianino), Roma, Cremona, prima di stabilirsi definitivamente a Milano nel 1836. Successivamente si recò in Francia e Svizzera.
Solitario e dal carattere piuttosto stravagante, si dice che dopo il 1835 non abbia più voluto mettere piede a Montegrino Valtravaglia a causa della costruzione della prima strada carrozzabile; quest'ultima, secondo l'artista, avrebbe irrimediabilmente deturpato il paesaggio e la stupenda varietà di sfondi naturali in cui acqua e piante si fondevano magistralmente, da lui raffigurata in molti quadri. -
Carolina De Vittori è la Presidente dell'associazione Amici del Piccio
-
Ci accompagna all'affrsco della Madonna delle Castagne, affesco in rilievo di circa dieci anni fa legata alle tradizioni delle castagne in paese. I boschi ne erano ricchi e si cucinavano moltissimi piatti, dai primi ai dolci. Bollite, al forno o per le farine. Uno dei piatti tipici era il "Mac" a base di latte e castagne.
-
E questo è il parco del laghetto, dove si fanno diverse manifestazioni
-
Da qui parte il percorso vita dal quale si raggiunge anche il masso Altare
-
Ecco il masso. La storia: un banco di roccia di notevoli dimensioni, dalla forma che ricorda quella di una piramide tronca. Sulla parte culminante, che guarda verso valle, c'è la prima incisione, una figura d'uomo dalle grandi mani aperte; verso di lei sembrano protendersi altre due figure. Sulla superficie quasi piana del massoaltare, spostate sulla destra, si trovano le coppelle (vedi foto), poste a gruppi di quattro sovrapposti; nella parte posteriore, poste in posizione parallela, vi sono altre due coppelle, ai lati di due incisioni a forma di croce con piedi biforcuti. Ancora più indietro, sono presenti altre incisioni, tra le quali risaltano una a forma di serpente e una serie più recente di monogrammi, o petroglifici
Le caratteristiche delle incisioni, in cui i simboli sono ordinati scenicamente, fanno propendere per una loro collocazione alla seconda metà del I millennio a.C.; in ultima analisi, le incisioni del masso altare dovrebbero risalire all'ultima età del ferro. -
-
-
Qui siamo all'azienda agricola Vecchietti di Montegrino. Produco miele, lamponi, fragole e mirtilli e marmellate varie. Nella fato Natalie e l'assessore ai lavori pubblici del Comune Armando Moroni
-
Ecco le more, sono buonissime. L'azienda è nata quattro anni fa. Natalia Baltina arriva dalla Lettonia e mi spiega che quattro anni fa ha convinto il marito ha prendere delle piante di lamponi e mirtilli. La prova è andata bene e hanno continuato. Fanno mercati in tutta Varese con i loro prodotti. Sono associati Coldiretti
-
-
Giorgio Vecchietti, il marito di Natalia. Giorgio faceva il carpentiere ma ha seguito l'idea di sua moglie e oggi portano avanti insieme l'attività
-
-
Una specialità: caramelle fatte in casa
-
Hanno anche meloni, pomodori, melanzane, zucchine, insalata e altro. Fanno anche il miele. Per acquistare da loro si può venire qui che c'è il punto vendita o ai mercati
-
Questa è l'azienda Agricola Dora, gestita da Eugenio Menotti. É aperta dal 2005 e vende carne ai privati su prenotazione.
-
-
-
É gestita da Eugenio Menotti dal 2005. Vende carne ai privati. Ha mucche e pecore.
-
-
-
Ci spostiamo. Siamo in località Pometa, nella frazione di Castendallo
-
Eccoci all'azienda agricola La Pometa. È una struttura bellissima e ristrutturata aperta da Fiorella nel 2007